Digitalizzazione e nuovi scenari al centro delle azioni portate avanti in queste settimane dal Museo di Capodimonte e dal MANN due luoghi simbolo della cultura di Napoli. Sylvain Bellenger e Paolo Giulierini, rispettivamente alla guida del Museo di Capodimonte e del MANN, in un colloquio con l’Ansa, indicano le loro nuove priorità e come adeguare l’offerta culturale post Covid 19.

Per Bellenger “tra le priorità dei musei post-Covid c’è anche un uso più ampio e innovativo del lavoro agile che si è dimostrato in alcuni casi più produttivo, più mirato, più ecologico. Non dovremo perdere questi vantaggi sperimentati durante la pandemia. Insieme alla lezione politica e morale che ci ha portato la crisi sanitaria la nostra sfida più grande sarà quella di modernizzare il modo di lavorare, di comunicare e di tutelare l’arte attraverso la digitalizzazione”.

Al MANN, Giulierini si prepara ad organizzare “al meglio la riapertura con i tempi e le modalità che saranno previste dal Mibact. Per un museo che contava migliaia di presenze al giorno e si estende su 15mila mq più 3200 mq di giardini, è possibile ipotizzare visite in sicurezza per un pubblico contingentato e con opportunità di approfondimento sul nostro immenso patrimonio”.

Per il direttore del MANN anche la collocazione del museo in pieno centro storico “ci favorisce in quanto siamo facilmente raggiungibili, anche in bicicletta. Intanto siamo molto impegnati ad implementare i contenuti digitali. Abbiamo avvertito i nostri 8.000 abbonati che recupereranno i mesi persi a causa della chiusura. Vorremo rappresentare un presidio culturale cittadino in questa estate che si annuncia decisamente diversa, ma sappiano che prima di ogni cosa viene la salute pubblica”.

E per i prossimi mesi quando si potrà lentamente ripartire? ”Immagino il museo come un luogo dove i cittadini possano fare un ‘viaggio’ sicuro, trovare bellezza, relax, stimoli. Alla riapertura ci attende la mostra sugli Etruschi che avremmo dovuto aprire a marzo e quella sul Cambiamento climatico, per i Gladiatori l’appuntamento è rimandato a gennaio 2021” – conclude Giulierini.

PROSSIME MOSTRE

Il Museo di Capodimonte propone un’articolata programmazione di mostre temporanee che riflette la sua ambizione di porsi come un’istituzione culturale di primo piano in Europa, e presenta inoltre progetti espositivi di valorizzazione delle opere delle collezioni permanenti, attraverso formule nuove e originali.

L’intento è quello di rendere il museo un centro vivo e pulsante di elaborazione della cultura al servizio di un pubblico italiano e straniero sempre più diversificato.
Tutti i progetti di mostre sono realizzati in cooperazione scientifica, tecnica e organizzativa internazionale, mediante partnership con importanti musei europei e nordamericani.
Le scelte si fondano sulla diversità, l’apertura intellettuale, la creatività, offrendo la possibilità al visitatore di scoprire, nel corso delle stagioni espositive, una varietà di eventi di interesse scientifico, storico ed estetico.

Il programma di Capodimonte si traduce concretamente in due macro progetti espositivi: grandi mostre e mostre-focus. Il ciclo delle grandi mostre iniziato con Carta Bianca ha dato la libertà di interpretare l’arte nelle collezioni di Capodimonte a diverse personalità del mondo della cultura, secondo la propria sensibilità, da Riccardo Muti a Marc Fumaroli, e ad artisti contemporanei di altissimo livello.A seguire una serie di mostre su argomenti diversi: dalle storie ancora non scritte dei depositi all’incontro tra due luoghi mitici della cultura artistica napoletana, il Museo di Capodimonte e il Teatro San Carlo nella mostra Napoli Napoli di lava, porcellana e musica, alla mostra Santiago Calatrava Nella luce di Napoli.