Insieme a medici, ricercatori e informatici firma una lettera con quattro proposte per far fronte a un futuro in cui si dovrà convivere con le pandemie

Un kit di pronto soccorso in ogni appartamento con un saturimetro, un termometro, un attacco per erogatore di ossigeno, una telecamera, uno smartphone o un computer. Ma anche  spazi comuni adatti per il lockdown  in ogni caseggiato, attenzione al trattamento dell’aria di case e uffici con sistemi sostenibili  E poi una sanità diffusa sul territorio, sul modello tedesco. Sono i quattro punti da cui parte la riflessione sul futuro inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da un gruppo di architetti, medici, informatici, pronti a mettersi al servizio del Paese per far fronte da subito ad un futuro in cui si dovrà convivere con l’incubo delle pandemie.  Partita dallo studio Archea di Firenze con Massimiliano e Doriana Fuksas e Ramon Prat, l’iniziativa coinvolge il cardiochirurgo Ottavio Alfieri, per 20 anni Direttore della cardiochirurgia dell’ospedale universitario San Raffaele di Milano, Camillo Ricordi, Direttore del Diabetes Research Institute (DRI) and Cell Trasplant Center dell’Università di Miami, e Michele Gallucci direttore della Clinica Urologica dell’Università La Sapienza di Roma. Ma anche Giorgio Moretti di Dedalus, società specializzata nell’informatica per la medicina.