Dalle prime passerelle al nudo di pochi mesi fa fino alla prima copertina scattata in Quarantena con FaceTime: la Venere Nera festeggia mezzo secolo da diva “ultraterrena” che sembra aver fermato il tempo

Naomi Campbell sembra aver trovato il modo per fermare il tempo: per lei, che festeggia 50 anni il 22 maggio pare che nulla sia cambiato da quando nel 1988 è stata la prima modella di colore a comparire sulla copertina di Vogue.

L’ultima cover (autoscattata)
L’ultima copertina, in ordine di tempo, è quella che ha realizzato da sola, in quarantena, per il magazine Essence: solo un IPhone e FaceTime, per un servizio totalmente self made, dal trucco al parrucco fino allo scatto finale. Ha scelto tutto lei, dagli abiti fino alle acconciature, rendendo naturalmente omaggio alla cultura afro con la scelta di stilisti, tessuti e raccogliendo i capelli in uno scenografico turbante.

Una vera rivoluzione insomma, che la dice lunga sul suo carattere indomito, capace di non lasciarsi fermare neanche da una pandemia.

Icona sempre al top

Dopotutto, la Venere nera dello Streatham (il quartiere londinese dov’è nata), nonostante 30 anni vissuti sotto i riflettori, non molla: solo qualche settimana fa al The Times ha candidamente ammesso “non mi piace la parola pensione” mettendo l’anima in pace a chi pensa possa mai farsi da parte.

Ed è così. Un anno fa ha firmato la sua prima campagna beauty per Nars, mentre a gennaio è comparsa completamente nuda,  “vestita” solo di un paio di scarpe, per uno shooting firmato Vivienne Westwood.

D’altronde, lei rivoluzionaria lo è sempre stata, da quando ha scritto alcune pagine memorabili della storia del fashion biz: dagli anni ’90 trascorsi come super model per Gianni Versace, Valentino, Dolce&Gabbana e tantissimi altri, passando per l’amicizia con Nelson Mandela e la sua lotta per l’empower africano, fino alle storie di cronaca causate dal suo “caratteraccio” (memorabile la condanna alle 200 ore di lavori socialmente utili, a cui per tutta risposta si presentò con tanto di tacco 12).

Musa del fashion

D’altronde, lei rivoluzionaria lo è sempre stata, da quando ha scritto alcune pagine memorabili della storia del fashion biz: dagli anni ’90 trascorsi come super model per Gianni Versace, Valentino, Dolce&Gabbana e tantissimi altri, passando per l’amicizia con Nelson Mandela e la sua lotta per l’empower africano, fino alle storie di cronaca causate dal suo “caratteraccio” (memorabile la condanna alle 200 ore di lavori socialmente utili, a cui per tutta risposta si presentò con tanto di tacco 12).

Bellezza senza tempo e orgoglio afro

Il tempo che passa non sembra spaventarla. E non è solo perché ha saputo preservare la sua bellezza iconica in modo maniacale ma anche perché negli ultimi anni è stata capace di trasformare persino le sue debolezze in un punto di forza. Ha dato prova di ciò postando, tempo fa, una foto al naturale, senza parrucca, su Instagram.

Da tempo infatti sono noti i suoi problemi di alopecia causati dall’uso prolungato di extension. Motivo per cui ha sempre fatto ricorso a chiome posticce: da un lato quindi ha saputo dimostrare di saper sperimentare e giocare con lunghezze e stili, dall’altro invece ha abbracciato la sua versione al naturale e persino i suoi capelli dai ricci afro, lasciandosi ritrarre in più di un’occasione. Un chiaro messaggio di empower al femminile destinato soprattutto alle più giovani.

Come festeggerà il suo compleanno? Pare che i suoi amici le avessero organizzato un party in un noto albergo londinese ma poi, causa pandemia, tutto è saltato. Difficile però pensare che una pantera indomita come lei rimanga sola a casa.

Fonte: iodonna