Dovremo ripensare il make up ma anche lo skincare sotto la mascherina, imparando a proteggere la pelle e valorizzare solo gli occhi. Compreremo di più online, brand nazionali e “sicuri”. E addio tester in profumeria. Le anticipazioni sugli scenari beauty post Covid-19 arrivano già dalla Cina

La cantante Billie Eilish ai Grammys 2020: un’anticipazione di come giocheremo con la bellezza ai tempi dell’obbligo mascherina?

Se per saloni e centri estetici si prevede una ripartenza dilatata, sia nei tempi che nei modi e con una lunga serie di nuove attenzioni igienico-sanitarie da osservare (disinfezione di tutti gli strumenti e le postazioni tra un cliente e l’altro, così come di distanze di sicurezza tra cliente e cliente e dispositivi di protezione per i professionisti), il lato vendite e commercio beauty si chiede che ne sarà dopo questa cris globale.

WWD ha condotto un’analisi e tracciato alcune ipotesi prendendo a esempio proprio la Cina, dove la vita e il commercio stanno lentamente tornando alla normalità dopo più di due mesi di lockdown totale.

Cosa ne sarà del settore, per quando si prevedono le riprese? E come cambieranno le nostre routine d’acquisto, di trucco e di accesso ai servizi?

L’online è il “salvagente”
«La bellezza ha sofferto un po ‘meno di altri settori, soprattutto nel segmento del lusso» ha raccontato a WWD Felicia Schwartz, fondatrice e direttrice di China Insight, società di consulenza con sede a Londra e Pechino. Uno dei motivi è che la bellezza in Cina è già enormemente digitale, con altissime quote di acquisti online. Gli e-commerce «possono facilmente generare dal 20% al 40% delle vendite di un brand di bellezza in Cina», ha aggiunto Jason Yu, amministratore delegato Kantar Worldpanel.

Le perdite non sono ancora ben quantificabili in numeri su un settore che solo in Asia muove 66 miliardi di dollari con un andamento al +9% circa fisso l’anno, ma è probabile che sarà proprio il canale di vendita online a “tamponare”, anche in Europa e America – a patto di saperlo nel frattempo potenziare e valorizzare – parte delle perdite al dettaglio dei negozi fisici, che hanno perso le festività chiave del capodanno cinese, della festa della donna e di San Valentino.

Fonte: iodonna